Se sei un titolare d’impresa dovresti conoscerla.
Se sei un formatore o un consulente d’impresa probabilmente è un argomento che potrebbe interessarti.
Se ti sei già addentrato in questo mondo sai che non è cosa semplice occuparsi di tutte le pratiche necessarie per ottenerla.
Ma partiamo dal principio.
Le persone sono il cardine della società e delle imprese.
Esse rappresentato il principale fattore che genera competitività tra esse.
Concordi?
È necessario quindi che ogni datore di lavoro preveda per i propri dipendenti un continuo percorso orientato a sviluppare competenze e abilità sempre più avanzate per rimanere al passo coi tempi.
Per tale ragione la legge 388/2000 ha introdotto i fondi interprofessionali, con il fine di garantire lo sviluppo continuo delle imprese
Ogni azienda può decidere di aderire ad un Fondo interprofessionale e destinare ad esso lo 0,30% dei contributi che versa all’INPS.
Gli importi accantonati potranno poi essere utilizzarli per far partecipare i dipendenti (e non solo) a corsi di formazione o consulenza finalizzata allo sviluppo aziendale.
È necessario inviare esplicita comunicazione all’INPS dove viene indicato il nome e il codice del fondo al quale si desidera aderire.
In Italia ad oggi esistono 19 fondi interprofessionali ed ognuno si differenzia per le procedure di gestione e accesso al credito.
[Leggi il nostro articolo sui FONDI INTERPROFESSIONALI]
Va precisato che ogni azienda anche se non deciderà di aderire ad un fondo in ogni caso verserà tali importi all’INPS.
Tra i fondi interprofessionali FONDIMPRESA è il più noto.
Costituito da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil. Ad oggi ha finanziato piani formativi per un totale di 330 miliardi di euro e con 200.000 aziende aderenti.
Gli importi conferiti dalle aziende vengono ripartiti da Fondimpresa secondo 2 differenti canali di finanziamento:
Nel Conto formazione confluisce il 70 o 80% spendibile dalla singola azienda.
Per richiederne l’utilizzo dovrà redigere uno specifico piano formativo scegliendo se usufruire dell’intero ammontare o anche solo per una parte di esso.
L’azienda pagherà direttamente le prestazioni al formatore e ne richiederà il rimborso al fondo.
Nel Conto di Sistema invece confluisce il 16 o 26% degli importi, è un conto collettivo.
Vengono erogati per finanziare piani formativi che soddisfano fabbisogni formativi comuni per territorio o settore.
Vengono annunciati tramite pubblicazione di Avvisi a cadenza periodica dando pari opportunità a tutte le aziende di aderire.
Un unico ente di formazione accreditato ne gestisce direttamente le risorse, saldando direttamente le prestazioni al formatore o consulente.
Le risorse nel Conto formazione devono essere consumate entro due anni da quello di accreditamento, altrimenti gli importi non utilizzati verranno rimessi nuovamente a disposizione della collettività rientrando nel Conto di Sistema.
Ad oggi si stimano circa 80 mila piccole medie imprese che dispongono nel proprio conto formazione di cifre che variano tra i 1000 e i 2000€.
A causa della complessa burocrazia e gli elevati costi per lo svolgimento delle pratiche molte di queste non usufruiscono di tali agevolazioni.
A tal proposito nasce la nostra mission di erogare un servizio digitale, user-friendly, che permette facilmente di accedere al servizio.
Se desideri avere un approfondimento non esitare a contattarci.